Ma sono tutte delegazioni straniere
La Piazza Rossa è oggi gremita di bandiere rosso. Non è un film pre-1989, ma l’incontro delle delegazioni provenienti da molti paesi che si sono date appuntamento.
Ricorre oggi, 7 novembre, il centenario della Rivoluzione d’Ottobre. È infatti corrispondente al 25 ottobre del calendario giuliano in vigore nella Russia zarista nel 1917.
Le bandiere sfilano e gli inni si innalzano. Ma la questione sembra riguardare solo chi proveniene dall’esterno della Russia di Putin.
Il Presidente Vladimir Putin non parteciperà alla manifestazione, dove invece saranno presenti anche rappresentanti italiani di PC, PCI e Rifondazione Comunista. Insieme ad un centinaio di altri delegati per i rispettivi partiti di altri paesi.
È in programma anche una marcia che attraverserà il centro della capitale. Sarà guidata dai membri del KPFR, il partito comunista russo. Saranno certamente della partita i delegati di Cina, Corea del Nord, Cuba e Vietnam.
L’evento che viene celebrato avvenne di fatto, secondo il nostro calendario, nella notte tra il 6 e il 7 novembre 1917. Le forze bolsceviche guidate da Lenin assaltarono il Palazzo d’Inverno, roccaforte della Russia zarista, e occuparono i centri nevralgici di Pietrograd.
Più Italiani che Russi
Oggi per i Russi, la ricorrenza sta però “scivolando” in un evidente disinteresse. Il politologo Sergey Markov, vicino al presidente Putin, ha colto l’occasione per dichiarare: “Bisogna capire che la gente è stanca delle tragedie e non bisogna continuare a rimarcare. La popolazione sostiene questa posizione del governo e di Putin”.
Questa ricorrenza è ritenuta invece importante dal segretario del Partito Comunista Marco Rizzo, il quale oltre ad essere presente a Mosca, ha anche colto l’occasione per presentare il suo libro “Urss, a cento anni dalla rivoluzione sovietica, i perché della caduta”, edito da Male Edizioni.
Maurizio Acerbo e Marco Consolo guideranno la formazione di Rifondazione Comunista. Mentre Mauro Alboresi e il Partito Comunista Italiano sarà presente con circa 80 partecipanti.
Per il Partito Comunista dei Lavoratori, Marco Ferrando ha dato vita a numerose manifestazioni in Italia.